La mia grande Passione
Era tanto tempo che pensavo di aprire un blog…un blog su una mia grande passione…ne ho tante in verità…forse anche troppe…l’ispirazione mi è venuta perché ormai non faccio che assistere in televisione a convegni sull’enogastronomia…a sagre e feste in cui non si fa altro che parlare di prodotti tipici agricoli locali…che non si fa altro che magnificare tutti i prodotti della produzione agricola…una domanda però mi viene spontanea…molti di coloro che parlano di prodotti agricoli e di quanto sia importante tutelare e valorizzare le produzioni locali sanno in realtà di cosa parlano?Quando parlano di prodotti a km 0 e di comprare prodotti stagionali conoscono in realtà davvero quando e come piantare un determinato prodotto? Gli stessi consumatori quando comprano dal loro fruttivendolo conoscono tutte le attività colturali necessarie affinché da un semplice seme o pianta se ne possano ricavare i frutti?
Questo blog vuole essere per voi una guida ( da arricchire con la nostra curiosità, la nostra sete di conoscenza e di approfondimento e soprattutto con l’esperienza) rivolta a tutti coloro che avendo anche un piccolo giardino vogliano divertirsi a prodursi per proprio conto verdure e frutti…a tutti coloro che, avendone tempo, possano per puro divertimento passare alcune ore nel loro giardino e assistere a quel grande miracolo che in fondo è il vedere svilupparsi da un piccolo seme una pianta che produce un determinato frutto…gustarsi nel contempo l’evolversi delle stagioni guardandole da fuori della finestra di casa o dell’ufficio e non da dentro o fermandosi nella piazza del paese…trepidare e sperare nella pioggia dopo periodi di siccità… sperare anche nel freddo in inverno perché come dicevano i vecchi…sotto la neve pane…mangiarsi anche direttamente staccandolo dall’albero un frutto del nostro orto che sarà anche meno bello di quelli spesso in vendita…(sotto questo aspetto mi fanno un po’ ridere tutti coloro che quando comprano la frutta o verdura scelgono sempre quelli più belli all’aspetto …la fiaba di Biancaneve e la sua mela sotto questo aspetto hanno insegnato ben poco…) ... ma vuoi mettere la soddisfazione che quel frutto è stato prodotto dalla natura grazie a te…
…ed è una piccola guida rivolta a tutti coloro che vogliano riconoscere e raccogliere ad esempio i vari tipi di cicoreddhe e piante selvatiche più comuni e mangerecce…sapere anche il periodo nel quale si raccolgono…perché questo non sarà altro che uno stimolo a proteggere la biodiversità che ci circonda e che l’uso di tanti prodotti (vedi diserbanti) sta man mano distruggendo. Per rendersi conto di ciò basta vedere un campo incolto in primavera con suoi fiori multicolori (il rosso dei pavaveri, il bianco delle margherite, il giallo di tantissime altre piante, ecc.) in cui non è stato usato alcun diserbante e magari un campo di fianco marrone e con l’erba secca perché diserbato. E’ questa la biodiversità che va protetta (e tanto più conosciamo ciò che ci circonda…e magari anche quanto è buono anche dal punto di vista culinario.. tanto più siamo portati a proteggerla). Perché poi proteggere le piante significa anche proteggere le api e gli insetti che si posano sulle infiorescenze e così di seguito l’intera catena alimentare perché alla fine viviamo in un mondo (anche se spesso stando in città non ce ne rendiamo conto) estremamente connesso in cui ogni singola specie è connessa all’altra.
Così sempre secondo questo spirito, se man mano secondo stagione descriveremo molte essenze vegetali spontanee presenti nei nostri campi e boschi (che sono anche molto buone da mangiare…sicuramente molto migliori di tanti prodotti preconfezionati che compriamo al supermercato) e il cui nome è per prima cosa sarà indicato in dialetto (perché il nome dialettale rappresenta la sapienza dei nostri vecchi) dall’altro seguiremo una sorta di almanacco annuale di vita nella campagna.
Una sorta di almanacco diviso nei dodici mesi dell’anno e per ognuno di essi saranno descritte le essenze vegetali da piantare, i frutti di raccogliere, le attività colturali da mettere in atto… ci tengo a sottolineare che la maggior parte delle attività colturali, piantando gli alberi o seminando nei giusti periodi, necessitano di poca o nulla irrigazione di soccorso.. naturalmente ci sono verdure come ad esempio le melanzane e i peperoni che hanno bisogno necessariamente di molta acqua... ma la maggior parte delle colture.. in realtà… se ci si accontenta di produrre non in quantità industriali.. non necessitano di eccessiva irrigazione ma sarà la normale pioggia stagionale, con la clausola però di piantarle nel momento giusto, a permettere di raccogliere il frutto del proprio impegno (variabile comunque a seconda delle annate perché ogni anno alla fine è sempre un pò diverso dall’altro senza per forza andare a scomodare sconvolgimenti climatici)…
E per concludere secondo voi perché si pianta?…vi faccio l’esempio delle fave.. ma ne faremo tantissimi.. volete mettere la soddisfazione di piantare ad esempio le fave (ma vale per qualsiasi cosa pianta sia estiva che invernale perché alla fine, come già detto, il bello di coltivare una qualsiasi pianta nel nostro giardino ma anche in un piccolo vaso è il vivere le stagioni da fuori dalla finestra di casa e non da dentro) in pieno novembre, sperare nelle piogge al momento giusto, che una gelata tardiva non danneggi i giovani baccelli e poi a fine marzo/inizio aprile (intorno al periodo di Pasqua) raccoglierle e assaggiarle in pieno campo o mangiarle la sera a casa con delle fette di formaggio pecorino stagionato o cucinate con la menta o con l’uovo?
Buon viaggio a tutti. Sarà lungo..speriamo.