KMTEMPOZERO by Roberto Aloisio

Chi mi conosce sa benissimo la mia passione per la campagna, la natura (non come un bene intoccabile ma da salvaguardare come ecosistema di cui noi stessi facciamo parte spesso dimenticandocene), e il nostro Salento, terra in cui da sempre vivo e che non abbandonerei per niente al mondo. Essendo sin da piccolo vissuto in campagna (anche se non è il mio lavoro) la stessa è sempre stata al centro della mia vita e grazie agli insegnamenti avuti da chi se ne intendeva più di me (arricchiti dalla mia naturale curiosità per quanto non conosco) una delle mie passioni è sempre stare piantare oltre a percorrere le campagne e gli ecosistemi salentini soprattutto (di cui in pratica conosco ogni metro) in lungo e in largo e in qualsiasi stagione (perché ogni stagione è bella). Quando pianto e coltivo però non pianto e coltiva come si pianta spesso ora in molti casi non seguendo l’andamento stagionale ma secondo i vecchi insegnamenti. E l’insegnamento principale è piantare al momento giusto, naturalmente unito alla esperienza e alle tecniche colturali da utilizzare in relazione alla essenza vegetale coltivata. Ogni pianta ha infatti il suo ciclo vegetativo legato alle diverse stagioni e piantare secondo stagione significa produrre anche senza spesso bisogno di aiutini vari quali irrigazione di soccorso e così via. Tutto quello che pianto (e lo scoprirete passo dopo passo perché questo blog vuole essere anche e soprattutto un piccolo almanacco da aggiornare giorno dopo giorno e mese dopo mese) lo pianto e coltivo secondo stagione e vi assicuro che piantare secondo stagione in un modo o nell’altro vi porterà a raccogliere qualcosa (non sempre uguale comunque perché le variabili in gioco sono sempre varie a seconda del meteo che in realtà non cambia tanto a differenza di quanto dicono). Scoprirete così come si può coltivare un orto estivo in aridocoltura (a secco come si dice) senza bisogno di irrigazione. Scoprirete quando è il periodo ideale per piantare le patate, i ceci, ecc. e quando secondo stagione li raccoglierete. Da questo deriva il titolo del blog km 0 tempo 0. Km 0 che significa prodotti locali (con risparmio quindi dei costi di trasporto visto che a parole diciamo tutti di tenerci all’ambiente) unito al tempo 0. Tempo 0 perche non necessariamente prodotto locale significa prodotto per forza sano e senza costi ambientali. Una cosa è infatti coltivare in serra una cosa piantare secondo stagione risparmiando pure sulla risorsa acqua. Ormai al supermercato (sia se si tratti di prodotti locali o che vengono da fuori) siamo abituati a trovare qualsiasi prodotto in qualsiasi stagione. Zucchine in qualsiasi periodo dell’anno, pomodori idem e così via con notevoli costi ambientali per i prodotti da realizzare in serra oltre al sapore che non sarà mai uguale a quelli di stagione. Spesso mi chiedo…perchè abbiamo bisogno di mangiare ad esempio un melone estivo in inverno proveniente spesso dall’altra parte del mondo o coltivato in serra? Spero con questo blog di invogliare a mangiare secondo stagione perché ogni stagione ha i suoi frutti e la sua verdura che impareremo a vedere sotto un altro aspetto. E se quanto detto per la stagionalità vale per quanto coltiviamo a maggior ragione vale per l’incolto che impareremo ad apprezzare e soprattutto conoscere nei suoi prodotti eduli oltre ad essere un porto per l’anima. Cosi ogni mese preparerò un piccolo almanacco sui prodotti da piantare (e su come coltivarli per raccogliere) e su quanto raccoglieremo sia nel nostro orto ma nell’incolto fonte inesauribile di bellezze e bontà se salvaguardato. Oltre a questa rubrica in uno spazio del blog saranno riportati i miei recapiti sia telefonici che di posta elettronica attraverso i quali potrete fare domande (sperando che possa aiutarvi nelle risposte) oltre che se vorrete potrò organizzare previo contatto diretto con voi escursioni in qualsiasi parte del salento. Le escursioni non saranno però le solite escursioni perché oltre ad ammirare la bellezza che ci circonda vogliono essere un modo per conoscere le piante (in particolare eduli) che troviamo passeggiando a seconda della stagione unendo la bellezza al gusto...il che non guasta. Vi accompagnerò durante l’anno pertanto con foto spesso giornaliere delle bellezze stagionali perché ogni stagione è bella se si impara ad apprezzare ogni più piccolo particolare..spero di riuscire a sorprendervi anche in questo.

Corbezzoli

La mia grande Passione

Era tanto tempo che pensavo di aprire un blog…un blog su una mia grande passione…ne ho tante in verità…forse anche troppe…l’ispirazione mi è venuta perché ormai non faccio che assistere in televisione a convegni sull’enogastronomia…a sagre e feste in cui non si fa altro che parlare di prodotti tipici agricoli locali…che non si fa altro che magnificare tutti i prodotti della produzione agricola…una domanda però mi viene spontanea…molti di coloro che parlano di prodotti agricoli e di quanto sia importante tutelare e valorizzare le produzioni locali sanno in realtà di cosa parlano?Quando parlano di prodotti a km 0 e di comprare prodotti stagionali conoscono in realtà davvero quando e come piantare un determinato prodotto? Gli stessi consumatori quando comprano dal loro fruttivendolo conoscono tutte le attività colturali necessarie affinché da un semplice seme o pianta se ne possano ricavare i frutti? Questo blog vuole essere per voi una guida ( da arricchire con la nostra curiosità, la nostra sete di conoscenza e di approfondimento e soprattutto con l’esperienza) rivolta a tutti coloro che avendo anche un piccolo giardino vogliano divertirsi a prodursi per proprio conto verdure e frutti…a tutti coloro che, avendone tempo, possano per puro divertimento passare alcune ore nel loro giardino e assistere a quel grande miracolo che in fondo è il vedere svilupparsi da un piccolo seme una pianta che produce un determinato frutto…gustarsi nel contempo l’evolversi delle stagioni guardandole da fuori della finestra di casa o dell’ufficio e non da dentro o fermandosi nella piazza del paese…trepidare e sperare nella pioggia dopo periodi di siccità… sperare anche nel freddo in inverno perché come dicevano i vecchi…sotto la neve pane…mangiarsi anche direttamente staccandolo dall’albero un frutto del nostro orto che sarà anche meno bello di quelli spesso in vendita…(sotto questo aspetto mi fanno un po’ ridere tutti coloro che quando comprano la frutta o verdura scelgono sempre quelli più belli all’aspetto …la fiaba di Biancaneve e la sua mela sotto questo aspetto hanno insegnato ben poco…) ... ma vuoi mettere la soddisfazione che quel frutto è stato prodotto dalla natura grazie a te… …ed è una piccola guida rivolta a tutti coloro che vogliano riconoscere e raccogliere ad esempio i vari tipi di cicoreddhe e piante selvatiche più comuni e mangerecce…sapere anche il periodo nel quale si raccolgono…perché questo non sarà altro che uno stimolo a proteggere la biodiversità che ci circonda e che l’uso di tanti prodotti (vedi diserbanti) sta man mano distruggendo. Per rendersi conto di ciò basta vedere un campo incolto in primavera con suoi fiori multicolori (il rosso dei pavaveri, il bianco delle margherite, il giallo di tantissime altre piante, ecc.) in cui non è stato usato alcun diserbante e magari un campo di fianco marrone e con l’erba secca perché diserbato. E’ questa la biodiversità che va protetta (e tanto più conosciamo ciò che ci circonda…e magari anche quanto è buono anche dal punto di vista culinario.. tanto più siamo portati a proteggerla). Perché poi proteggere le piante significa anche proteggere le api e gli insetti che si posano sulle infiorescenze e così di seguito l’intera catena alimentare perché alla fine viviamo in un mondo (anche se spesso stando in città non ce ne rendiamo conto) estremamente connesso in cui ogni singola specie è connessa all’altra. Così sempre secondo questo spirito, se man mano secondo stagione descriveremo molte essenze vegetali spontanee presenti nei nostri campi e boschi (che sono anche molto buone da mangiare…sicuramente molto migliori di tanti prodotti preconfezionati che compriamo al supermercato) e il cui nome è per prima cosa sarà indicato in dialetto (perché il nome dialettale rappresenta la sapienza dei nostri vecchi) dall’altro seguiremo una sorta di almanacco annuale di vita nella campagna. Una sorta di almanacco diviso nei dodici mesi dell’anno e per ognuno di essi saranno descritte le essenze vegetali da piantare, i frutti di raccogliere, le attività colturali da mettere in atto… ci tengo a sottolineare che la maggior parte delle attività colturali, piantando gli alberi o seminando nei giusti periodi, necessitano di poca o nulla irrigazione di soccorso.. naturalmente ci sono verdure come ad esempio le melanzane e i peperoni che hanno bisogno necessariamente di molta acqua... ma la maggior parte delle colture.. in realtà… se ci si accontenta di produrre non in quantità industriali.. non necessitano di eccessiva irrigazione ma sarà la normale pioggia stagionale, con la clausola però di piantarle nel momento giusto, a permettere di raccogliere il frutto del proprio impegno (variabile comunque a seconda delle annate perché ogni anno alla fine è sempre un pò diverso dall’altro senza per forza andare a scomodare sconvolgimenti climatici)… E per concludere secondo voi perché si pianta?…vi faccio l’esempio delle fave.. ma ne faremo tantissimi.. volete mettere la soddisfazione di piantare ad esempio le fave (ma vale per qualsiasi cosa pianta sia estiva che invernale perché alla fine, come già detto, il bello di coltivare una qualsiasi pianta nel nostro giardino ma anche in un piccolo vaso è il vivere le stagioni da fuori dalla finestra di casa e non da dentro) in pieno novembre, sperare nelle piogge al momento giusto, che una gelata tardiva non danneggi i giovani baccelli e poi a fine marzo/inizio aprile (intorno al periodo di Pasqua) raccoglierle e assaggiarle in pieno campo o mangiarle la sera a casa con delle fette di formaggio pecorino stagionato o cucinate con la menta o con l’uovo?
Buon viaggio a tutti. Sarà lungo..speriamo.

Chi è Roberto Aloisio?

L'ingegnere Roberto Aloisio nasce a Maglie il 07/06/1972

Ogni attimo sia il tuo infinito...
Ingegnere di professione, tuttofare per hobby e innamorato del mio Salento questo blog vuole essere per voi che mi seguirete una scoperta continua vivendo le nostre campagne a 360 gradi coltivando e raccogliendo secondo stagione in modo sostenibile e ammirando la bellezza in ogni più piccola cosa che ci circonda.. E’ la bellezza che ci salverà.. buon viaggio insieme..

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